Sono passati anni ormai da quando non ho più nessuna fotocamera della serie S di Sony, la famosa serie portata in auge da A7SII per la straordinaria qualità nel settore del filmmaking; possedevo la A7SII, quando i rumors hanno iniziato a parlare della sostituta di questa fotocamera, che probabilmente avrebbero presentato al Photokina 2018.
Nel Giugno 2018 ho venduto così la mia A7SII pronto per il terzo capito della serie, ma quando il Photokina è arrivato, il CEO di Sony ha detto – in parole povere! – che la A7SIII avrebbe rotto gli schemi e si sarebbe spinta oltre le aspettative dei fotografi, quindi uscita rimandata.
Finisce il 2018 e niente, scorre anche tutto il 2019 senza avere news da Sony, nel 2020 per fortuna inizia a muoversi qualcosa, così visto che le news iniziavano ad essere ufficiali, ho deciso di liberarmi subito della FS5, del DJI Focus e del Ronin S pronto a ricevere la A7SIII.
Finalmente il 28 Luglio di questo sfortunato anno la Sony presenta la nuova A7SIII…ed è stato proprio in questo giorno che ho capito che le parole del CEO di Sony al Photokina 2018 erano vere!
Lasciamo stare tutto quanto e parliamo subito delle caratteristiche e del perchè ho preso e tanto desiderato questa fotocamera!
Avete letto bene?!
Partiamo subito col sensore, un sensore CMOS retroilluminato da 12 Mpix, qualcuni criticheranno questi 12 megapixel visto che ormai siamo abituati a millemila Mpix, ma c’è un motivo di questi “pochi” megapixel, perchè a parità di sensore, significa avere pixel più grandi e – come ci insegna l’astrofotografia! – pixel grandi significa più segnale, più fotoni, quindi rapporto s/r molto alto, infatti questo mostro di Sony raggiunge i 15-stop di gamma dinamica e un range ISO 40-409600…lo scrivo, ISO quattrocentonovemilaseicento, quindici stop di gamma dinamica!!!
Sony poi non si ferma e decide di usare un doppio processore BIONZ XR, che da solo è 8 volte più potente rispetto ai processori precedenti di Sony, questo non può che regalare immagini e video di una qualità incredibile, ma soprattutto permette alla fotocamera alti standard di registrazione.
La A7SIII infatti non punta a regalre video in 8K che è uno standard ancora lontano, ma decide di concentrarsi sul perfetto 4K, offrendo quindi un 4K a 120fps/100fps (NTSC/PAL) 10-bit 4:2:2, se poi vogliamo collegarci ad esempio un Ninja V per registrare esternamente possiamo registrare il 4K RAW a 16-bit.
Capite bene quindi ora a cosa serve quel tipo di sensore e il doppio processore, questa camera riscrive la storia delle mirrorless full frame di Sony; 3 anni fa queste caratterstiche le potevamo trovare su videocamre tipo le RED, o Arri e strumenti professioni con cifre a quattro zeri!
Sottolineo due cose importanti, la prima è che anche nel campo del Full HD abbiamo sempre un 4:2:2 10-bit fino a 240fps, mentre è ovvio che per avere una codifica All-intra 4K 10-bit 4:2:2 con un flusso di 600 Mbps servono schede di memoria ad alte performance, da quì la scelta di usare le CF Express Type A, costano ma se si vuole il top di gamma di certo non si può pensare di farlo a gratis!
Il nuovo formato di registrazione XAVC HS utilizza la codifica HEVC/H.265 che rende possibile avere file più leggeri vista la maggiore compressione ma paradossalmente con una qualità superiore.
A differenza della precenze A7SII, la A7SIII perde l’S-Log2 ma sfrutta a pieno la curva gamma S-Log3 e la gamma di colori S-Gamut3.Cine, che di solito troviamo su videocamere professionali, per un workflow in post molto più fluido.
Ovviamente il problema di questo flusso di dati registrato internamente è che crea calore, quindi Sony ha dovuto aumentare leggermente lo spessore, la profondità, della fotocamera per integrare un sistema di dissipazione del calore cinque volte più efficente rispetto al precedente modello, e questo garantisce un continuità di ripresa per un ora senza avvertire un surriscaldamento eccessivo, il cosiddetto overheating.
Dal punto di vista fotografico, ma che in larga parte interessa anche il lato video, abbiamo il solito Eye-AF, il Real Time Tracking e le varie funzioni di AF tattili, oltre ovviamente la stabilizzazione interna a cinque assi che con ottiche stabilizzate rende possibile scatti complessi in low light anche a mano libera.
Il sistema Fast Hybrid AF è un mix di velocità a precisione, sfruttando i 759 sensori a rilevamento di fase sul piano focale e i 425 punti a rilevamento di contrasto distribuiti nell’immagine, possiamo inseguire il soggetto su tutta l’inquadratura; l’otturatore consente una raffica di 10 fps, che non è eccessiva ma sufficiente allo scopo!
Ultime caratteristiche un mirino orientabile, ottimo anche per chi volesse fare Vlog o streming, doppio slot di SD/CF Express A, mirino elettronico alta definizione 9,44 milioni di punti e un nuovo menù che è veramente molto bello, completo e intuitivo che è stato sviluppato – dice Sony – seguendo i feedback dei fotografi!
Insomma io sono stra-soddisfatto di questa nuova A7SIII, non vedo l’ora di provarla sul campo, soprattuto nella Tornado Alley e sotto l’Aurora Boreale che con un sensore del genere può essere ripresa a 1/50″ o 1/120″, certo finchè il terrorismo-Covid imperverserà saremo costrestti – come si vede dalla foto sopra! – a fare test indoor, però “Grazie Sony” perchè anche se ci hai fatto aspettare tanto, alla fine ci hai messo a disposizione qualcosa che secondo me è il top per tutti i video maker!