Stormchasing Nella Tornado Alley

Eddy9000 / Senza categoria / / 0 Comments / Like this

“Era il lontano 1996 quando andai al cinema a vedere Twister…” credo che ogni articolo, racconto o la prefazione di un libro di uno Storm Chaser inizi in questo modo, ed è così che inizierò anche io questo breve articolo, parlando della scintilla che ha fatto esplodere questa passione.
Come premesso, nel 1996 andai al cinema a vedere Twister, ma non avevo idea di cosa fosse.
All’epoca non c’era Youtube per vedere i trailer, al massimo c’era Ciak ma bisognava anche guardargli all’orario giusto e io non lo facevo mai.
Ricordo però che all’epoca venivano lasciate sempre delle piccole locandine in formato cartolina nei bar per pubblicizzare il film al cinema e dalla locandina sembrava fosse addirittura un film horror! Infatti, detto tra noi, il tornado sullo sfondo non è proprio chiarissimo, ma non è questo il momento di mettere in dubbio il gusto del grafico che all’epoca realizzò la locandina!

Una domenica pomeriggio, sicuramente accompagnato da qualcuno, andai al cinema – avevo 8 o 9 anni e non ero uno dei ragazzini di oggi che a 10 anni vanno in disco, con cellulare e birra in mano – e il film mi spiazzò moltissimo: mi aspettavo un altro genere di storia, quì invece si parlava di temporali, trombe d’aria, insomma tutte cose di cui io erò già affascinato Venni quindi subito conquistato dal film.
All’uscita dal cinema ero eccitatissimo!
Già da prima seguivo ad ogni occasione che si presentava i temporali dalla finestra di casa mia cercando, con una vecchia reflex Minolta a pellicola, di scattare “al volo” foto a qualche fulmine (scatto che è arrivato molti anni dopo!), ma dopo questo film mi ero ripromesso che da grande avrei fatto il lavoro di quei “pazzi” che avevo appena visto sullo schermo.

Gli anni sono passati e da quel momento la mia passione per temporali e tornado è salita alla stelle: mi ero munito anche di telecamera per riprendere ogni temporale che imperversava nel mio piccolo paese, sistemandola sul balcone e sperando di riprendere il “twister” proprio come facevano nel film, ma purtroppo con scarsi risultati!
Questa frenetica caccia al temporale è durata fino al 2004 quando ho un pò rallentato con l’osservazione di tali fenomeni, soprattutto stufo del fatto di non riuscire mai a riprendere o fotografare qualcosa di significativo, solo nuvole e pioggia, sprecando pellicole da 36 decisamente molto costose
Nel 2006 è arrivata la D70, uscita già tempo prima, ma che mi ha aperto un nuovo mondo, facendomi abbandonare la mia vecchia Minolta: con la Nikon D70, una delle top digitali dell’epoca, gli scatti erano gratis e su una memoria di 512MB potevo salvare centinaia di foto e vederle direttamente su PC senza scanner…una svolta!

Intanto il sogno di fare il cacciatore di tornado stava un po’ scemando: “Twister” era un film americano e fare lo stormchaser era un’illusione, un pò come sperare di diventare Ironman! Anche i filmati che vedevo nei documentari non facevano altro che alimentare la mia delusione: erano sempre realizzazioni amatoriali, fatte da persone che il tornado se lo trovavano davanti la porta di casa per sbaglio e prima di svenire, riuscivano a riprendere qualche secondo di video, insomma nulla di particolarmente eccitante!
Qualche anno più tardi ho scoperto che forse Twister non era poi tutta un’invenzione! Esistevano infatti ricercatori di università locali negli USA che con speciali veicoli inseguivano i temporali per fare dei rilevamenti e scansioni radar da una posizione migliore. ma il problema restava, come facevo ad unirmi a loro?….la risposta era molto semplice: non si può fare!!!
Arrivato all’università, continuavo a coltivare la passione per la fotografia e finalmente riuscivo anche ad applicarla ai temporali locali, riuscendo finalmente a cattuare fulmini e qualche funnel. Nel frattempo avevo anche lasciato da parte la Nikon D70 per la D700, e con il full-frame sono arrivate anche altre ottiche, altri corpi e molto altro.

In questi ultimi due anni ho scoperto casualmente su un sito, credo americano, un documentario registrato in Tv chiamato “Tornado Alley USA” e ovviamente, anche se in Inglese, me lo sono visto in streaming. Guardando questo documentario, non solo ho scoperto che quello che avevo visto su Twister a proposito dei chasers era vero, ma anche che alcuni di loro organizzano dei tour per chi vuole semplicemente vedere un tornado una volta nella vita.
Dopo aver scoperto che questi “matti” esistevano realmente, dovevo fare di tutto per aggregarmi a loro, ed è stato così che cercando su internet ho conosciuto Andrea Griffa dopo essermi imbattuto nel suo sito TornadoTour.
Naturalmente ho subito cercato il suo contatto su Facebook per riuscire immediatamente a mettermi in contatto con lui: ho scoperto così che Andrea è un veterano italiano della caccia ai tornado, coautore di un libro “Temporali e Tornado”, e che insieme al suo gruppo di amici e appassionati ogni primavera si reca nelle Plains per inseguire questi imponenti fenomeni atmosferici.
Avevo finalmente trovato il modo di realizzare il mio sogno: provare almeno una volta nella vita a inseguire i tornado americani in prima persona, un pò come Bill e Jo su Twister…anche se forse mi sento più il Dusty della situazione!
Con Andrea siamo rimasti in contatto e questo inverno, verso la fine di Gennaio, mi ha comunicato che erano aperte le prenotazioni per il Tornado Tour. L’ho subito comunicato a casa rischiando di essere il colpevole dell’arresto cardiaco a cui mia madre è andata molto vicino, mi sono un pò organizzato con lo studio e ho dato la mia conferma a partire!
Era fatta, ormai non si torna indietro, si parte per gli States!!!

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Nel frattempo, tramite Facebook, ho conosciuto gli altri ragazzi della squadra: Fabio “Clock” Clocchiatti, che partirà quest’anno per la quarta volta con il Tornado Tour e che ringrazio vivamente per avermi fornito la foto di copertina, dato che il mio funnel era piuttosto imbarazzante da usare per questo articolo sulla Tornado Alley (sarebbe stato un pò come pubblicare il grafico di un terremoto di magnitudo 2.0 a Los Angeles!).
Ho conosciuto poi anche gli altri partecipanti, Stefano Piasentin con cui ci siamo già visti a Roma dato che frequentiamo lo stesso ateneo e vi invito a leggere anche il suo articolo su Stormemotion.it, Elisa Peretti simpaticissima ragazza di Varese, Lorenzo Melchiori un altro veterano dei viaggi in USA ma anche lui alla prima esperienza con lo stormchasing nelle Plains, e infine l’altro organizzatore Mauro Greco, fedele compagno di Andrea nella caccia.
Il team inoltre quest’anno sarà composto da due membri di 3BMeteo.it, il noto metereologo Paolo Corazzon e il cameraman Matteo Savoldelli.
I due membri di 3BMeteo faranno parte del “Main Team” del Tornado Tour nella vettura di testa insieme ad Andrea e Mauro mentre noi altri cinque faremo parte della “vettura satellite”, ma quando saremo finalmente laggiù saremo un unico grande gruppo e certamente sarà per tutti un’esperienza indimenticabile ed estremamente divertente!

Per me questa sarà una grandissima occasione, sia per vivere finalmente questa incredibile esperienza, sia per raccogliere un numero indefinito di scatti e testare la mia attrezzatura in questa circostanza così estrema.
Porterò con me tutta l’attrezzatura in un LowePro Vertex AW300 (consigliatomi da Fabio che lo ha usato con successo e senza problemi negli ultimi anni!) assieme al mio portatile dove, per evitare guai, ho sostituito l’hard disk originale da 500GB con un SSD Samsung della stessa capienza, ad una GoPro Hero 3+, ad una Sony PJ780 e a due hard disk usb da 1Tb cisascuno, necessari per effettuare backup continui di foto e video ed evitare brutte sorprese.
La Hero3+ è ottima per fare delle riprese interne alla nostra vettura, fissata al vetro conla ventosa va benissimo sia per fare delle riprese durante la caccia che nei momenti di svago all’interno della nostra vettura, mentre la Sony PJ780 essendo dotata di stabilizzatore ottico continuo è ottima per le riprese a mano libera nei luoghi che visiteremo e ai fenomeni a cui andreamo a dare la caccia!
Dal punto di vista esclusivamente fotografico, porterò nello zaino “La Triade” f/2.8 Nikkor, il 14-24mm, il 24-70mm e il 70-200mm VRII da usare con l’ormai ben collaudata D3s e la mia nuova D800E (che mesi fa ha rimpiazzato la D700).
All’inizio volevo partire con una sola reflex e senza 70-200mm, ma poi ho pensato che “prevenire è meglio che curare” e se dovessi danneggiare una reflex avrei la seconda come riserva, ed inoltre questo mi permette di tenere sempre due ottiche montate e usare entrambe i corpi senza cambiare continuamente lente evitando botte, cadute e polvere all’interno, mentre il 70-200mm forse è una lente inutile dato il tipo vaggio, ma vorrei evitare di dover dire una volta laggiù “Cavolo se lo avevo portato con me…!”.
Verrà con me anche il treppiede Benro A2580T con testa Manfrotto 327RC2 e una seconda testa, ottima per i pano, la Benro B0, mentre sono indeciso su due articoli: il monopiede, che può essere molto utile e più rapido del treppiedi e la Fujifilm XT-1 con XF 18-55mm f/2.8-4 R LM OIS ancora tutta da testare e probabilmente molto comoda in certe situazioni, però forse tre corpi sono troppi e quindi la mirrorless ha un 90% di probabilità di attendere a casa il mio ritorno.
Doterò le reflex del GP-1 Nikon, il GPS, per avere negli exif i dati di geolocalizzazione in modo da fare al ritorno un diario di viaggio completo, e userò il portatile per raccogliere le immagini dei modelli e delle scansioni radar durante la nostra caccia.
Inoltre testerò per la prima volta due carinissimi articoli: la clip Peak Design PD Capture Pro Camera Clip, accessorio molto interessante e utile quando è richiesta una certa velocità, e il Triggertrap composto da un app per Android e un cavo di collegamento reflex/smartphone che consente di utilizzare il proprio cellulare per scattare foto con funzioni veramente molto particolari, un pò quello che il firmware Magic Lantern svolge su Canon.

Come tutti gli altri membri del gruppo sono molto ansioso di partire per tutta una serie di ragioni, compreso visitare per la prima volta gli Stati Uniti “on the road”.
Come diciamo ormai ogni giorno in chat con gli altri ragazzi, speriamo che i modelli previsionali a medio/lungo termine ci portino qualcosa di positivo perchè al momento la stagione dei tornado 2014 è decisamente scarsa: salvo un primo grande outbreak nel sud delle Plains, non si è visto ancora nulla di significativo, quindi incrociamo le dita e speriamo che vada tutto per il meglio.

Partiremo il 19 Maggio, salvo gli organizzatori che partiranno con qualche giorno di anticipo, e per le 9:00 di sera ora locale dovremmo essere a Wichita, in Kansas, per poi da li sportarci seguendo le implicite indicazioni delle carte meteo. Il ritorno è previsto per il 30 di Maggio, ma non saremo in Italia prima del 31e sperando sia un ritorno con tante cose da raccontare.
Avremmo con noi tutta la strumentazione necessaria per muoverci in maniera agevole e sicura durante la caccia: la vettura di testa sarà dotata di radar per il controllo delle celle temporaleschi, GPS per la navigazione, Wifi e una stazione meteorologia wireless installata sopra il tettino dell’auto, mentre nella nostra auto avremmo solo wifi e radar così da poter vedere anche l’echo radar delle supercelle che andremo ad inseguire.
Ci sono diversi “strumenti” software che porterò con me sia sul mio smartphone che sul portatile: sul portatile avendo la connessione a internet in auto e nei vari motel in cui alloggeremo, potrò facilmente consultare sia le carte metereologiche in HD di HazWX, pagato 10$ per questo solo mese, e le scansioni radar di GRLevel3, un software veramente molto potente e disponibile in trial-mode per 21 giorni e senza limitazioni.
Questa sotto è uno screenshoot di GRLevel3 nell’ultimo outbreak con i due tornado di Columbus in Mississippi del 28 Aprile scorso:

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Ovviamente per me che avrò diversa attrezzatura fotografica “tra i piedi”, è scomodo fare tutti i viaggi con il portatile sulle gambe, perciò mi sono comprato anche altre tre applicazioni per Android, una meglio dell’altra, e come si può vedere dalla foto sotto sono queste apps sono rispettivamente: Radar Alive! Pro, PYKL3 Radar e Radar Scope, compresa l’app di HazWX disponibile anche in versione mobile una volta pagato l’account mensile, e ovviamente tutte le app si possono collegare, avendo l’account, a Spotter Network e AllisonHouse.

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Tutte le foto realizzate verranno prima selezionate e poi pubblicate, ma farò costanti upload di aggiornamento e foto, sia sulla mia pagina Facebook Marco Equitani Photography, sia sul profilo privato.
Inoltre insieme agli altri posteremo i nostri aggiornamenti anche sulla pagina del Tornado Tour Stormchasing Life,, mentre per una descrizione più generale (e con tanti video interessanti!) e meno personale invito tutti i lettori a visitare la pagina dedicata di 3BMeteo all’indirizzo http://www.3bmeteo.com/tornadotour.

A presto!

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