Nella fotografia macro, come in altri campi, l’illuminazione riveste un ruolo molto importante soprattutto perchè stiamo riprendendo oggetti molto piccoli e dobbiamo cercare di ritrarli nel modo più naturale possibile…una macro scarsamente o mal illuminata è sicuramente una pessima macro!
Per gusto personale, quando scatto con il Sigma 180mm o il Nikkor 60mm cerco sempre di mettermi in buoni condizioni di illuminazione naturale, magari alzando di 1-2 stop le ISO o usare dei pannelli riflettenti per gestire solo la luce ambiente: questo approccio generalmente offre dei buoni risultati, soprattutto quando abbiamo la possibilità di impostare bene lo scatto, sia a livello di setup della fotocamera che di location.
Molto spesso però succede che la sola luce ambiente non è sufficiente, quindi occorre munirsi di illuminazione ausiliaria o di flash macro dedicati, e questo mi succede sempre usando il soffietto con il Nikkor 60mm o quando uso il Canon MP-E65.
Usando le lenti che ho appena citato noi spingiamo molto sugli ingrandimenti arrivando anche a 6x di ingrandimento, quindi, facendo un esempio pratico, se noi scattiamo con estensione 5x impostando ad esempio f/11, il diaframma effettivo sarà f/66, dato che si considera:
f/ effettivo = f/ impostato • (ingrandimento + 1)
Da questo semplice esempio e subito chiaro che se si volesse scattare a luce naturale dovremmo impostare tempi lunghissimi o ISO altissime, ed entrambe le soluzioni sono inaccettabili perchè gli insetti non stanno immobili per noi e le alte ISO tolgono nitidezza e disturbano lo scatto!
Serve quindi una potente fonte di luce, una fonte che neanche potenti faretti Led o altre strumenti possono fornire a sufficienza, quindi l’unica chanse di successo è usare un flash macro.
I flash macro sono molteplici, sia per come sono costruiti sia per le varie marche disponibili sul mercato; il fotografo macro alle prime armi sarà sicuramente attratto dagli economici flash anulari a due flash o a Led in cerchio, ma avendo testato personalmente queste configurazioni posso affermare che è una soluzione decisamente scarsa e rende la foto molto artificiale in qualto le luci hanno posizioni fisse e il grande anello sulla parte frontale della lente rende decisamente scomodo lo scatto ad oggetti vicini, e la luce spesso cade dietro il soggetto principale rendendolo completamente scuro.
Io preferisco spendere qualche euro in più, ma avere flash orientabili e gestibili a mio piacimento, e a questo proposito la scelta cade sui flash originali, il Nikon Flash Kit R1C1 e il Canon MT-24EX che sono senza dubbio i migliori sul mercato…anche se hanno delle differenze che ora andremo ad analizzare, partendo dal Nikon che è stato il mio primo acquisto nel 2010.
Il Nikon R1C1 viene fornito in una bellissima valigetta con diversi spazi, dove troviamo un piccolo plamp per uno dei flash, un pannello riflettente, due flash wireless, un trasmettitore, due diffusori, un anello porta-flash , due basette per i flash, filtri colorati e un gran numero di anelli adattatori da avvitare sulla lente.
I flash possono essere usati in modalità TTL o manuale a nostro piacimento, e il fatto di essere wireless li rende molto versatili sia installati sull’anello o posizionati fuori la scena per dare una illuminazione meno selettiva e più omogenea; sono dotati di una piccola luce Led per aiutare la messa a fuoco che ovviamente si spengono dopo un certo intervallo di tempo o prima dello scatto; i diffusori anche sono ottimi perchè aiutano si a a rendere la luce più uniforme e naturale e poi la loro inclinazione a 45° fa si che anche un soggetto vicino alla lente possa essere illuminato frontalmente; il consumo delle batterie è decisamente contenuto quindi è abbastanza gestibile, e i flash possono essere usati con separatamente con settaggi differenti per ogni singolo flash; i flash possono ruotare sull’anello a 360° senza problemi.
I flash Canon MT-24EX viene fornito in un astuccio e comprende un trasmettitore (non wireless), due flash collegati e un anello su cui installare i due flash, mentre l’anello adattatore va acquistato separatamente.
Il flash possono essere usati sia sull’anello che su un plamp ausiliario senza forzare troppo i cablaggi elasticizzati, e si possono impostare con settaggi separati, anche in questo caso in modalità automatica o manuale; i flash possiedono una piccola luce Led di messa a fuoco molto potente che si spegne al momento dello scatto; i flash hanno una leggera inclinazione per illuminare frontalmente anche gli oggetti più vicini all’ottica; l’anello porta-flash consente un movimento dei due illuminatori di circa 270° (più o meno) ma l’anello stesso anche in questo caso può ruotare sull’anello adattatore avvitato sulla lente; servono 4 batterie AA e il consumo è decisamente contenuto.
Avendo testato questi due flash per molto tempo, una cosa va detta prima di fare un elenco di Pro/Contro….sono due flash eccellenti, di altissima qualità che offrono una luce molto naturale e una versatilità senza precedenti.
PRO
Nikon: E’ un flash wireless quindi molto più versatile di un flash cablato; il trasmettitore comanda contemporaneamente anche altri flash come SB-900 o simili in Slave; grande quantità di accessori inclusi nel kit; ottima valigetta per trasportare il tutto; basso consumo delle batterie; facilità di utilizzo; possibilità di avere il TTL.
Canon: Robusto e costruito con ottimi materiali; compatto e poco ingombrante; anello adattatore con la parte sporgente verso l’interno che consente di non disturbare la scena; basso consumo di batterie; cavi molto robusti ma con grande elongazione.
CONTRO
Nikon: Il presso è un po troppo alto; tutto il kit con tutti gli accessori sono ingombranti se trasportati nelle escursioni; plamp piccolo e non troppo robusto; anello porta-flash troppo sporgente e disturba molto quando si raggiungono alti livelli di ingrandimento, costringendo a toglierlo e tenere i flash con le mani o con palmp aggiuntivi; led di messa a fuoco non troppo forte.
Canon: I cablaggi sono ingombranti e si potevano evitare con un wireless; zero accessori inclusi nel kit e borsetta di trasporto ridotta ai minimi; controller/trasmettitore un po ingombrante e pesante; rotazione dei flash sull’anello non completa a 360°; non si possono comandare in wireless altri flash.
Ametto che se fossi una persona interessata all’acquisto non saprei quale scegliere, perchè sono tutti ottimi e ognuno ha carenze che l’altro compensa, quindi la scelta è veramente dura.
Ad ogni modo le ritengo le uniche due scelte sensate da fare, sono soldi ben spesi e soprattutto sono flash solidi e duraturi quindi vi rimarranno per sempre…certo se li fate cadere in acqua o li dimenticati sul tettino della macchina e premete l’acceleratore forse non saranno “per sempre…quindi portate la vostra relfex in un negozio specializzato che vende anche questi flash e provateli (su treppiede!) e se possedete sia Canon che Nikon acquistate quello che più vi ha convinto e meglio si adatta ai vostri scopi!